Camerana

Un piccolo comune nel cuore dell'Alta Langa, al confine fra Piemonte e Liguria

La torre di Camerana | turris-piemonte.it

Abitanti: 655
Quota: 525 m s.l.m.

Camerana è un piccolo comune in provincia di Cuneo, nel cuore dell'Alta Langa, al confine fra Piemonte e Liguria. Camerana è infatti nominata per la prima volta, quale dominio della chiesa di Savona, nel diploma di Ottone III (967) "Cum decimationibis de Cameriana" in cui si concedono le rendite delle pievi a Bernardo vescovo di Savona. In tale diploma si cita l’esistenza di una casaforte posta a difesa di una delle principali vie di comunicazione tra la riviera ligure e l’entroterra, la cosiddetta "via del sale".
Camerana nel periodo medioevale ha registrato processioni e pellegrinaggi che hanno testimoniato attraverso i secoli la fede popolare, ancorata ai valori del vivere e della civiltà contadina ancora oggi in parte esistenti. Ne sono prova gli oratori e le cappelle disseminate sul territorio, che superano i confini locali per agganciarsi a fenomeni di religiosità in una enorme vastità geografica e storica. In particolare, si può ricordare la strada su cui sorgevano il Pilone (anticamente oratorio) del Foresto e la cosiddetta "Sosta della Calcinera", luoghi che si incontrano ancora sulle "vie del sale" in territorio cameranese, come testimonia il percorso "la salinera" ( o sarinera) che collega la zona di Costa con il bivio delle Settevie, confine tra Camerana, Mombarcaro e Monesiglio.

Numeri e indirizzi utili

Contatti: Comune di Montezemolo 0174 96021 comune.camerana.cn.it | comunecamerana@tiscalinet.it

Cosa fare e vedere

Il castello

Notizie di questa presenza fortificata si hanno già a partire dal X secolo, quando nel 967, in un documento relativo ad una donazione a favore della chiesa di Savona, si fa menzione di un appostamento difensivo sul luogo. Non era, pare, che una piccola casaforte a presidio e difesa della zona e la sua importanza derivava dalla posizione a cavallo delle maggiori vie di comunicazione che collegavano l’entroterra piemontese con Savona. Proprio ai marchesi di Ceva appartenne per lungo tempo l’edificio, finché nel 1268 non pervenne ai Del Carretto, i quali provvidero a potenziare l’antica casaforte.Più che un potenziamento si trattò di un vero e proprio rifacimento, imperniato sulla torre quadrata, ancora oggi visibile, che funzionava da mastio e da centro di tutto il sistema difensivo. Il complesso passò quindi a vari proprietari per tornare poi ai suoi primitivi possessori, nel 1458, quali si occuparono di trasformarlo in un castello vero e proprio.Successivamente passò ai Saluzzo, al marchese del Monferrato e infine al conte Boarelli Incisa che provvide a ripararlo dai danni subiti durante i combattimenti tra le truppe francesi e quelle imperialiNel 1887 un forte terremoto lesionò gravemente il castello e il marchese Incisa lo cedette al municipio. La costruzione fu demolita nel 1930 e venne salvata solo la torre.Questa venne ristrutturata negli anni ’80. Ancora oggi rappresenta il simbolo del paese e dalla sua sommità (30 m circa) è possibile godere di una splendida panoramica della Valle Bormida e dell’antico borgo di Villa.